Sherlock: una finta Vergine!

SherlockPeriodicamente mi appassiono ai personaggi di qualche serie televisiva.
Questa volta il mio entusiasmo è stato acceso da “Sherlock”, l’ennesima versione TV (a firma Paramount, appena arrivata alla 4^ stagione) degli scritti di Sir Arthur Conan Doyle, medico vittoriano che creò le avventure del gelido e acuto investigatore durante le lunghe attese tra un paziente e l’altro.
Tutti noi conosciamo il carattere e le abitudini di Sherlock Holmes, la sua amicizia con il Dr. Watson e la sua impareggiabile abilità nel cogliere i dettagli e nel trarne conclusioni geniali. È indubbio che Sherlock Holmes faccia subito pensare ad un mercuriale, a un soggetto devoto alla mente razionale, alla logica, al ragionamento deduttivo. Astrologicamente infatti viene quasi sempre immaginato come un Vergine, ipotesi che sarebbe suffragata anche dalla sua misoginia e dalla preferenza per la vita da single, oppure come un Gemelli, quasi fosse l’“alter ego” del suo creatore.
Io trovo però che questa attribuzione sia scorretta e che lo Sherlock interpretato da Benedict Cumberbatch riveli più chiaramente che mai l’appartenenza di questo personaggio al segno dell’Aquario.
Sì, l’angelico e socievole Aquario (segno che ospita la Luna di sir Arthur Conan Doyle, opposta ad un Saturno in Leone e trigona alla congiunzione Sole-Urano in Gemelli).
Quel suo sguardo sprezzante e vagamente divertito davanti alle miserie umane e all’eccesso emotivo è tipico dell’11° segno dello Zodiaco. L’indifferenza per il cibo, la capacità di addormentarsi ovunque o di stare sveglio per giorni, il comportamento stravagante, sono tutti elementi che riportano all’Aquario. Nessun Vergine sarebbe così indifferente al giudizio altrui e neppure così superbo e compreso delle proprie doti, cosa che invece è tipica dell’Aquario, serenamente consapevole di viaggiare una spanna sopra alla gente comune.

Il segno è infatti dominato da 3 pianeti: Urano, Saturno e Nettuno, i pianeti più distanti, freddi e astratti. Noi lo identifichiamo troppo spesso col suo lato nettuniano e umanitario, ma innanzitutto l’Aquario è un uraniano piuttosto opportunista, dalla fulminea intelligenza, sempre troppo avanti per i suoi tempi, teso a stupire, a sconvolgere e a minare le sicurezze dei suoi contemporanei. Forse questo ci permette di iniziare a riconoscere nel segno, il temperamento originale del più celebre investigatore della letteratura.
Il suo bisogno di isolarsi dal mondo, l’uso della fredda logica, la scarsa loquacità e l’atteggiamento distante e rigido, sono doni del pianeta Saturno che rende gli Aquari (e nello specifico, il nostro Holmes) sferzanti e capaci di un distacco quasi inumano.
E che dire dell’influenza del vago Nettuno?
Tutti sappiamo che Sherlock Holmes presenta diverse manifestazioni tipicamente nettuniane: ama la musica e suona il violino, fuma (la pipa, nei libri e un po’ di tutto, in TV) e fa uso massiccio di droghe, per “aprire la mente”. Inoltre ha una spiccata immaginazione e una vera abilità a camuffarsi.
Ma c’è un dettaglio che a me, studiosa di astrologia morpurghiana, dà la conferma dell’appartenenza del personaggio al segno dell’Aquario: il fatto che il suo “alter ego”, la sua “ombra”, il suo “lato oscuro” è l’inafferrabile e crudele professor Moriarty, perfetto specchio del pianeta Plutone in trasparenza in Aquario. Moriarty è un geniale professore di matematica che offre servizi a pagamento nel campo della criminalità e che, mentre i suoi uomini compiono delitti, “è a miglia di distanza a risolvere qualche problema matematico su una lavagna.

A questo punto, seguendo il ragionamento, dovremmo trovare il partner di Sherlock Holmes, nel segno che fronteggia l’Aquario, cioè nel segno del Leone. Il famoso Dr. Watson, leale, coraggioso, non precisamente rapido nel ragionamento, ma nobile e sanguigno, viene descritto da Conan Doyle come un uomo atletico e attraente, che miete successi tra le donne, ben integrato nella società. Unico capace di parlare schiettamente al “coinquilino”, non si sente mai all’ombra di Holmes, anzi non manca di fargli notare le sue lacune culturali e di invitarlo a ridurre l’uso di stupefacenti. Direi che potrebbe corrispondere molto bene ad un temperamento leonino, considerando anche il forte legame che spesso si crea tra Aquari e Leoni.
E le donne? Il mondo aquariano sappiamo che è teoricamente asessuato e proprio questa sembra essere la natura di Sherlock Holmes. Un’unica donna nei romanzi di Conan Doyle lascia traccia nella vita di Sherlock: Irene Adler, bellissima, intelligente, abile attrice, la sola che fu capace di ingannarlo … prima di volatilizzarsi ed esaudire il sogno di un legame ideale e irraggiungibile, tipico di questo segno.

Articolo di Stefania Lucarelli

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